INCONTRO CON MIHAI A TORRE DEL
GALLO
Mihai Butcovan, l’Osservatore
Rumeno, dialoga a cuore aperto con
gli studenti dell’istituto Volta detenuti a Torre del Gallo.
Il progetto “ Shangrila: la biblioteca ideale”
cofinanziato da Fondazione Cariplo, ha visto una rete importante di
soggetti partecipanti: il Comune di Pavia quale capofila con l’Assessorato
alla cultura, la Provincia di Pavia, la cooperativa sociale Progetto Con-Tatto,
l’Associazione “amici della Mongolfiera per Lu.I.S., lo SBI pavese in collaborazione
con alcuni comuni dell’interland. Nella
voce “letterature dal mondo: scrivere nella lingua dell’altro” a cura dell’associazione “Amici della
Mongolfiera per Lu.I.S.” tra i numerosi scrittori che pur avendo diversa Lingua
Madre hanno deciso di scrivere in italiano,
è intervenuto presso la casa circondariale di Pavia Mihai Butcovan, che è
nato in Romania ma vive in Italia da vent’anni.
Accompagnato da Gipo Anfosso, docente di lettere e autore di racconti e
romanzi, ha incontrato gli studenti dell’Istituto
Volta presso la Casa Circondariale di Pavia.
E’ stato uno scambio di emozioni
e di esperienze di vita, come dicono gli studenti che hanno preso parte all’incontro.
“ Mi ha colpito molto il suo
racconto, sembrava una storia tratta da un film, ma era la storia della sua
infanzia vissuta in Romania e poi tutti i disagi che ha dovuto affrontare
appena arrivato in Italia, non sapendo parlare la nostra lingua. E’ una persona
molto intelligente e colta”. (Antonio V.)
“La sua umiltà e modestia mi è piaciuta,
e non è da tutti. Si è parlato della sua vita, delle sue poesie, ma il suo
bagaglio culturale che ci ha portato e ci ha trasmesso riguarda un po’ tutti
noi, perché a chi non è capitato di migrare in paesi lontani dalla propria
terra per cercare fortuna.
In breve a me è piaciuto il fatto
che il suo racconto l’ho più o meno vissuto anch’io nel mio passato.
Concludo dicendo che per me è
stato un altro pezzo di vita da aggiungere al mio, di bagaglio”.
(Giuseppe T.)
“ Non conoscendo la lingua, girò
librerie e cominciò a leggere e scrivere, ora parla correttamente l’italiano,
scrive poesie e ha scritto vari libri. Lavora come educatore, persona colta, un
vero esempio, non tutti gli stranieri sono uguali. Vorrei che tutte le persone
in difficoltà prendessero Mihai come riferimento” ( Antonio R.)
“E’ una persona che ha molto da
dire e da dare. Con le sue esperienze in uno stato comunista ci ha raccontato
come è stato difficile per lui scrivere e raccontare la sue verità. E’ una
persona da ammirare per le sue difficoltà nel venire in Italia a lavorare e
scrivere nello stesso momento. Quindi io gli dico di mollare la sua modestia e
di dire tranquillamente che è uno scrittore. In bocca al lupo.”(Lorenc B.)